Squadra vincente:
[7] MAN
La frequenza allo stadio Dall'Ara gli ha permesso di apprendere i segreti del maestro Gastaldello e se ne vedono i frutti. Annulla totalmente Faina come se fosse un Gennaro Troianiello qualunque, contiene le avanzate di Elia e chiude le traiettorie di tiro a Mei. Le sue avanzate palla al piede seminano sempre il panico, e crea una quantità di palle goal che neanche Lanzafame ai tempi d'oro. Non segna, ma da tutto per la squadra. DI QUI NON SI PASSA [cit.].
[7] SANDA
Stranamente corre dall'inizio alla fine della partita e non sono gli ultimi 20 minuti, la carica dei pop corn e l'energia nel ciocconichel devono aver fatto effetto. Parte demoralizzato e un pò sulle gambe, forse per non aver potuto usare la sua rituale pompetta per gonfiare il pallone, ma poi si riprende alla grande. I suoi tre goal consecutivi di mancino sono delle perle rare, come i congiuntivi azzeccati da Cassano, magie irripetibili che trascinano la squadra alla vittoria. A fine partita viene anche querelato dalla Ferrero per non aver pagato i diritti della maglia. POCKET COFFÉ.
[7] EUGY
Grande lavoro di squadra e sacrificio per lui, solitamente più avvezzo a sfondare la rete a cannonate. Si adopera anche come centrale difensivo in assenza di Man, davanti tiene palla e dà velocità di gioco all'azione offensiva. Non manca ovviamente di sparare in rete alcune bombe delle sue, confermandosi giocatore dalle mille risorse. POLIEDRICO.
[7] PINO
Fa il solito grande lavoro di movimento senza palla e tagli dietro la difesa che portano tante occasioni da goal, in molte delle quali è mancata un pò di fortuna. Dà vita ad un buffo siparietto con Man, un'incomprensione di movimenti tra i due genera un autogoal che rivedremo alla Gialappa's commentato da Belluc. Il piede è sempre caldo e si vede nei lanci e passaggi millimetrici, anche le conclusioni da fuori arrivano numerose, ma spesso con troppa foga. MAINAGIOIA.
[6] FILO
Corre più del solito e spende molte energie nel pressing asfissiante al portatore di palla avversario. Elia lo bracca stretto e gli rende la vita difficile, e da vero gentleman se la complica ancora di più abbioccandosi quando riceve palla dopo averla addiritttura chiamata, facendosi puntualmente anticipare dal suo marcatore. Se si fosse concentrato meno sui tiri, che troppo sfrenatamente cerca e che ben poco gli riescono, e di più sul gioco di sponde e i passaggi, dove invece riesce meglio, sarebbe stato molto più determinante. CESAR PRATES.
Squadra sconfitta:
[7] ELIA
L'unico vero baluardo difensivo della sua squadra, costretto ad occuparsi della fase difensiva deve ridurre drasticamente le sue sortite offensive, che fanno comunque male ogni volta che ne intraprende una. Non dà respiro a Filo, recuperando una marea di palloni in anticipo e coprendo come può tutte le linee di passaggio agli avversari. Troppo poco aiutato dai compagni deve scervellarsi ad ogni azione offensiva per cercare di produrre qualcosa di buono. SOLITARIO.
[5,5] MEI
Non è quello che siamo abituati a vedere, tutto corsa, finte e dribbling. Ben poche le volte in cui incide con la sua velocità e le sue famose serpentine inarrestabili dove salta gli uomini come birilli e sfugge ad ogni marcatore. Tiene palla e cerca spesso l'assist decisivo per i compagni, ma non è il suo forte e raramente la giocata va a buon fine. Non si nota molto sia in attacco che in difesa, dando vita ad una prestazione più da Gigio che da lui. IRRICONOSCIBILE.
[6] MARCHIO
La squadra non gira, ancora meno il pallone, i suoi buoni inserimenti senza palla vengono il più delle volte ignorati e i suoi tiri troppo spesso ribattuti. Porta un ottimo pressing alto a Man e si fa sempre vedere quando può. ma non poteva fare di più. La scivolosità del campo e del pallone gli fanno anche mancare alcuni semplici controlli che avrebbero meritato miglior sorte. INGABBIATO.
[4,5] DAVIDE
Il calzolaio di Cottafava continua la sua serie interminabile di prestazioni inconsistenti e totalmente anonime. Non si capisce ancora bene in cosa sia bravo, oltre al correre ininterrottamente a vuoto senza palla senza essere mai calcolato dai compagni di squadra. Le finte e i numeri che tenta sono al limite dell'imbarazzante e non fa altro che accartocciarsi su sè stesso regalando palla all'avversario di turno. Ragno deve stare attento, il suo titolo di pagliaccio del gruppo è a rischio. GIROGIROTONDO.
[5] FAINA
Giornata no per il ragazzone tutto sprint, forse l'assenza del fidato compare Ragno, forse il nervosismo e le scarsi doti tecniche, hanno reso la sua prestazione molto al di sotto dei suoi standard. Man gli soffia via il pallone 101 volte su 100 e non sa più cosa inventarsi per saltare un uomo, quindi si affida al dio dei rimpalli, che gli concede i suoi favori. Segna però troppo poco e non riesce a trovare spazi in nessuna zona del campo. INSISTENTE.
|